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R.A.V.E.

Gesti d’arte per cambiare le cose, per guardare il mondo con occhi diversi, per rispettare animali e piante
di Fabiana Dellavalle
(dal messaggero di domenica 05 settembre 2021)

 

Aprire riflessioni, rimettere l’uomo in connessione con la natura. Rispettare le altre specie e gli ecosistemi, e infine ripensare nuove modalità di coesistenza dove ogni vita sia in relazione con l’altro, gli altri.

E’ quanto fa Rave, (acronimo capovolto di East Village Artist Residency), percorso decennale d’arte ideato e condotto da Isabella e Tiziana Pers.

Un progetto che anticipa e non rincorre le conseguenze dei drammatici mutamenti climatici e ambientali ma che lavora per cambiare, attraverso il gesto artistico, il modo di relazionarsi con l’ambiente animale e vegetale, nel rispetto della complessità delle relazioni con il resto di viventi, per raggiungere finalmente un mutamento di paradigma grazie all’acquisizione di una coscienza antispecista che comprenda il vegetarismo come forma per esistere insieme sul Pianeta.

Gesti d’arte, per cambiare le cose. Per guardare il mondo con occhi diversi. Per rispettare animali e piante. Residenze artistiche concepite in interazione con il territorio e con i temi della residenza friulana.
Ma che cos’è una residenza? Per l’artista è un’occasione di crescita professionale e di ricerca, per il territorio è una ricchezza, per l’ente che lo progetta la possibilità di instaurare un dialogo unico, autenticamente creativo con gli artisti.

Per Rave in particolare si tratta di aprire la discussione sul ruolo e sulla responsabilità dell’arte contemporanea nei confronti dell’alterità animale e sulla necessità di ripensarsi in una prospettiva biocentrica, di promuovere la ricerca e la produzione dell’arte e sostenere il dialogo tramite incontri e dibattiti transidisciplinari con artisti, architetti, filosofi, critici, attivisti e poeti, valorizzando in questo contesto il pensiero antispecista.

Quest’anno, nell’anno del decennale di Rave, Liliana Moro, durante la sua residenza nel borgo storico di Soleschiano, dove ha potuto condividere spazio e tempo con gli animali salvati dal macello e gli alberi salvati dall’abbattimento, è stata invitata a realizzare un nuovo progetto dal titolo In onda.

Artista tra le più significative del panorama internazionale, ha volto il suo sguardo verso il fondo del mare e ha realizzato un’installazione luminosa e sonora, in collaborazione con Tommaso Previdi e Beatrice Volpi (sound editing Matteo Sandri) e l’Area marina protetta di Miramare Wwf Riserva della biosfera di Miramare.

Un progetto su ciò che non è percepibile dai sensi umani e, in quanto tale, spesso rimosso dalle nostre consapevolezze quotidiane.

Da un lato, ci suggerisce l’artista, c’è il desiderio di ascoltare l’abisso, dall’altro la vita che si palesa nella molteplicità delle sue forme, anche le più piccole e delicate.

Un contributo importante, si direbbe irrinunciabile vista l’attuale situazione climatica e pandemica, entrambe strettamente collegate.

L’unica possibilità di salvezza, indica Rave attraverso Liliana Moro è necessita di cominciare a ripensarci come specie, perchè la vera rivoluzione è fermarsi, e immergerci nel luogo del liminale, dentro e fuori noi stessi. Così, sulla sottile soglia che ci separa dal mostruosamente altro, di fronte a una luce differente, potremmo infine socchiudere gli occhi e restare, per una volta, in ascolto di quanto saccheggiamo e distruggiamo colpevolmente, distruggendo noi stessi.